Anatomia & Fisiologia facili per musicisti – Il sistema di alimentazione

Le strutture ossee, articolari, muscolari e nervose che abbiamo visto negli articoli precedenti hanno bisogno di una grande quantità di sostanze per il loro funzionamento: ossigeno, energia, strutture immunitarie, ormoni, proteine, minerali e svariate altre classi di molecole. Tutto questo ben di dio dev’essere fornito con una certa regolarità. Inoltre è necessario che i residui del metabolismo delle cellule siano allontanati per il loro smaltimento. Il musicista deve anche sapere che il fabbisogno di molte di queste sostanze aumenta durante un lavoro muscolare impegnativo, come spesso è l’esecuzione di un brano musicale.
A questi compiti presiede l’apparato circolatorio: cuore, vasi sanguigni (arterie e vene), sistema linfatico.

Alcuni troveranno improprio considerare il sistema linfatico come parte dell’apparato circolatorio; tuttavia, poiché questi articoli sono indirizzati al musicista, il quale in generale non è tenuto a possedere competenze mediche in fisiologia o anatomia, ho fatto questa scelta per chiudere il cerchio funzionale della circolazione sanguigna: il sistema linfatico, infatti, preleva dalle cellule la linfa, cioè la parte liquida del sangue che è arrivato lì portato dai capillari arteriosi, la filtra e la reimmette nel circolo sanguigno.
Come molti sapranno, le arterie portano sangue ossigenato dal cuore a tutti i tessuti (cuore compreso! ;)), le vene riportano verso il cuore il sangue che ha lambito i tessuti. Questo sangue è più povero di ossigeno e glucosio (un elemento energetico importantissimo) e più ricco di anidride carbonica destinata ad essere espirata dai polmoni; e inoltre può contenere altre sostanze derivate dal metabolismo cellulare.

Tutte le parti del corpo, tranne pochissime eccezioni (ad esempio le unghie, costituite da cellule morte), sono vive ed hanno bisogno di nutrienti, ossigeno, ormoni. Anche le cellule di un osso sono molto attive, e le nostre ossa hanno la capacità di rimodellarsi e modificarsi a seconda delle necessità, degli stimoli che ricevono, del nutrimento disponibile.
Dicevo delle unghie: i musicisti che utilizzano le unghie per suonare (ad esempio i chitarristi classici o folk, ma non solo) devono essere consapevoli che una buona unghia va costruita, perché quando è ormai spuntata la sua costituzione non può essere modificata. È invece possibile intervenire sull’unghia che si formerà, attraverso il metabolismo. Ci torneremo.

Per poter raggiungere tutte le cellule corporee, i vasi sanguigni arteriosi diventano sempre più sottili man mano che si avvicinano ai tessuti che servono, fino a diventare capillari; l’inverso accade con i vasi venosi, che partono dai tessuti con dimensione capillare e, riunendosi man mano che se ne allontanano, si fanno più grossi con l’avvicinarsi al cuore.

Dunque nel sangue circola una quantità enorme di molecole, ioni, sostanze varie che possono così raggiungere tutti i distretti corporei. Solitamente, come dicevo, nel corso di un’attività intensa il fabbisogno di molte sostanze aumenta, soprattutto nel tessuto muscolare.
Stanley ClarkeCosì come gli altri nostri apparati e sistemi, anche l’apparato circolatorio riesce ad adattarsi a carichi di lavoro maggiori; sia in tempo reale (mentre suoniamo, ad esempio, il diametro di vene e arterie aumenta per consentire un maggiore afflusso di sangue ai tessuti muscolari) che come risposta nel tempo allo studio ed al lavoro muscolare (in un muscolo allenato, ad esempio, i capillari diventano più numerosi, in modo che ciascuno debba servire un numero inferiore di cellule). A questo tipo di risposta nel tempo si dà il nome di adattamento funzionale o supercompensazione. Torneremo anche su questo tema, importante per il musicista che studia sul serio.
Ma lo sviluppo capillare non è che l’aspetto meccanico dell’adattamento: ben più complesse modificazioni avvengono a livello biochimico nella cellula muscolare e nel sistema nervoso. Perché un muscolo funzioni in maniera più efficiente, ad esempio, non è sufficiente che ad esso arrivi più ossigeno nell’unità di tempo: è necessario che gli algoritmi biochimici interni si velocizzino, e che il muscolo acquisisca la capacità di poter effettivamente utilizzare questa maggiore disponibilità di ossigeno. Ci occuperemo di questo quando parleremo dell’energia per i muscoli.

Un’ultima cosa da sapere, per ora, sul sangue: una buona qualità del sangue ci aiuta a suonare meglio, perché rende il muscolo più efficiente. E può addirittura aiutarci a prevenire (o a curare più velocemente) gli infortuni e le patologie professionali del musicista (tendiniti, borsiti, sindrome del tunnel carpale ecc.).
Un sangue è di buona qualità quando:

  • il suo pH è ottimale (cioè non troppo acido né basico);
  • è ricco di ossigeno;
  • non contiene quantità troppo elevate di grassi;
  • contiene la giusta proporzione di grassi;
  • ha la giusta fluidità (cioè contiene la giusta quantità di liquidi).

Ça va sans dire, esistono tecniche di ottimizzazione ematica che ci aiutano a tenere il nostro sangue in perfetta efficienza. Ma anche per queste dovrete pazientare un po’!
Per ora è tutto. Stay tuned!

Images:
Cello Player by Thomas Baltes
Stanley Clarke, courtesy of jeffwinbush.com

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4 Responses to Anatomia & Fisiologia facili per musicisti – Il sistema di alimentazione

  1. Nordstorm says:

    Complimenti per l’articolo. Mi sembra che tu sia in grado di dire cose nuove, in un modo nuovo. Continua così!

  2. Grazie per gli apprezzamenti!

  3. wo's pa says:

    Grazie per questo post! Cercavo da tempo un articolo come questo!