Dunque attraverso pratiche e tecniche neuromotorie specifiche è possibile portarci dalla condizione di riposo alla condizione di pronti, laddove questo pronti corrisponde ad un’area nella parte alta della nostra curva di prestazione.
Nel caso vi stiate chiedendo cosa diavolo significa ciò che avete appena letto, può essere consigliabile consultare l’articolo precedente.
Se invece concordiamo sul tema e sui concetti, vorrei approfondire queste differenze tra il riposo ed il pronti (il corpo in piena e intensa attività). Vi ricordo che a partire da questo post potrete trovare una breve serie di semplici articoli introduttivi sugli aspetti anatomici e fisiologici che più interessano il musicista. Qui, invece, trovate la definizione dei termini più tecnici.